Al secolo Edoardo Gemelli nasce a Milano il 18 gennaio del 1878 da famiglia non praticante, decisamente anticlericale e legata alla massoneria. Cresce in un ambiente agnostico, del resto comune alla borghesia dell’epoca. Nel periodo del liceo al Parini è alunno interno del convitto Longone, dove abbandona del tutto

la pratica religiosa. Finito il liceo, nel 1896, si iscrive alla facoltà di Medicina presso l’Università di Pavia. Nel 1902 viene espulso per indisciplina dal collegio

Ghislieri, dove era stato ammesso nel 1898. Frequentando l’università, Edoardo aderisce al metodo positivistico ed al materialismo, subendo il fascino del socialismo, di cui diviene un militante. Contemporaneamente inizia la ricerca scientifica nel laboratorio del suo maestro Camillo Golgi, ordinario di Patologia generale e Premio Nobel per la Medicina nel 1906. Qui matura la passione per le Scienze biologiche e per la ricerca sperimentale. Quando Golgi, positivista e anticlericale, ma reazionario, è avversato dai socialisti, Gemelli si schiera con il maestro. Per questo viene fortemente dai compagni del partito, da cui alla fine viene espulso. Dopo la laurea svolge il servizio militare a Milano, presso l’ospedale di Sant’Ambrogio, con Ludovico Necchi e con Padre Arcangelo Mazzotti,

che ebbero un grande influsso nella sua conversione al Cattolicesimo a cui da tempo lo stavano conducendo la critica al positivismo e la delusione provocata in lui dall’esperienza socialista. Così, nel novembre del 1903, entra nel Convento francescano di Rezzato, presso Brescia, dove assume il nome di Agostino, e viene ordinato sacerdote il 14 marzo del 1908. L’anno seguente il Gemelli fonda la “Rivista di Filosofia Neo-Scolastica” e nel 1914 la rivista di cultura “Vita e Pensiero”

in cui, tra l’altro, giustifica la politica antisemitica del fascismo e con le quali sostiene un ritorno a posizioni teocentriche. Dal 1909 al 1909 Agostino si batte attivamente a partire dalle sue conoscenze mediche per sostenere scientificamente il carattere miracoloso di molte guarigioni verificatesi a Lourdes, in quella che egli stesso chiama “Lotta per Lourdes”, svolta soprattutto contro i circoli medici legati alla massoneria. Nello stesso periodo sviluppa ricerche scientifiche in molti laboratori italiani ed europei prima in Istologia, poi in Psicologia sperimentale. Determinanti per la sua formazione psicologica furono gli incontri con Friedrich Kiesow a Torino e con Oswald Kulpe a Bonn ed a Monaco. Durante la Prima Guerra Mondiale presta la sua opera al fronte come medico e sacerdote e fonda un laboratorio psicofisiologico presso il Comando supremo dell’Esercito, dove compie studi sulla psicologia dei soldati ed in modo particolare degli aviatori. Al termine della guerra e tornato alla ricerca scientifica, il Gemelli si occupa di vari campi della fonetica sperimentale e dei rapporti tra la biologia (soprattutto la neurologia) e la psicologia, e della psicologia sperimentale ed applicata; in quest’ultimo campo sono da segnalare gli studi di antropologia criminale e di psicologia professionale. Padre Agostino, nel 1919, costituisce l’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi superiori, destinato a diventare l’ente promotore dell’Università. Con l’aiuto di Ludovico Necchi, di Armida Barelli, presidente della Gioventù femminile di Azione Cattolica, di Filippo Meda e di Ernesto Lombardo, nel 1921 Padre Gemelli ottiene l’approvazione di Papa Benedetto XV° alla realizzazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che inaugurerà il 7 dicembre dello stesso anno, nella festività di Sant’Ambrogio, con due facoltà: Filosofia e Scienze sociali. Padre Agostino assume la carica di Rettore, che manterrà fino alla sua morte. Nel 1924 arriva anche il riconoscimento statale, che abilita l’Università Cattolica del Sacro Cuore a rilasciare titoli con valore legale, favorendo quella penetrazione dei Cattolici nella Società che costituisce uno degli scopi di Padre Gemelli. Ma con il riconoscimento statale si rende necessario ristrutturare l’ordinamento didattico e nascono così anche le facoltà di Lettere e Filosofia e di Giurisprudenza, mentre nel 1926 sorge la Scuola di Scienze politiche, economiche e sociali che darà vita nel 1932 alla Facoltà di Scienze politiche, economiche e commerciali. Via via con gli anni a seguire sorgono nuove facoltà fino alla costituzione di una facoltà di Medicina e di un Policlinico, sogno del Gemelli fin dagli anni ’20. Nel 1958 la facoltà di Medicina e Chirurgia ottiene l’approvazione del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione: la nuova facoltà sorge a Roma, a Monte Mario, per formare giovani che considerino “l’esercizio della loro professione come una nobile arte che ha per fine di alleviare le sofferenze dei fratelli in Cristo” (Padre Gemelli in Vita e Pensiero, 1958).

Padre Gemelli muore il 15 luglio del 1959, senza poter vedere la realizzazione della sua ultima grande fatica per la cultura scientifica in Italia ed il suo funerale è celebrato nel Duomo di Milano dall’Arcivescovo Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI° (1897-1978). Per la cronaca, la Facoltà di Medicina a Roma, che era “il sogno della sua anima” secondo Agostino,fu istituita ufficialmente nel 1958 e aperta nel 1961, dopo la sua morte, che col Policlinico universitario rappresenta il suo lascito più tangibile.